Capita sempre più di frequente di imbattersi in uomini con problemi di infertilità dovuti a infezioni di origine batterica. Si tratta spesso di patologie asintomatiche, scoperte solamente in occasione di un desiderio di paternità che stenta a concretizzarsi. In particolare, registriamo un aumento di pazienti con HPV, Escherichia Coli, Micoplasmi e Clamidia: infezioni che possono essere asintomatiche, ma che possono provocare infertilità/poliabortività o comunque danneggiare la qualità del liquido spermatico.
Le capacità riproduttive nell’uomo sono in calo: negli ultimi due decenni è stata riscontrata una diminuzione della quantità media degli spermatozoi prodotti con un significativo calo della motilità. Quantità e motilità sono anche tra i due indicatori più importanti che possono dare delle informazioni utili sulle capacità riproduttive in un uomo. Andando a danneggiarne una, oppure entrambe, ci troviamo davanti a una condizione di infertilità maschile. Decisamente in aumento sono i casi di uomini nei quali è stato diagnosticato il papillomavirus senza che gli stessi ne fossero a conoscenza.